In Patrizia Biaghetti l’arte si esprime come ricerca: ricerca del sé attraverso la storia quotidiana vissuta e catturata da percezioni in cui creatività e contaminazione si rincorrono e si mescolano.
Opere che realizzate “qui ed ora” esprimono spazi intimi come luoghi da esplorare per andare oltre. Ed è in questo oltre che il senso finito, ontologico con i suoi frammenti salvati e dilatati, allarga gli orizzonti concettuali, metafisici.
I segni flessibili di un’arte comunicativa aprono a liberi significati che, volutamente messi in cornice, legati, intrappolati, escono con coraggio e passione e attraversano iter inconsueti del senso e non senso della vita, che pur soggettivi, restituiti, aprono ad una necessaria oggettività.
L’artista padroneggia una ampia filosofia dell’immagine che si declina in più arti, frutto di tanti codici eterogenei, vitali a livello di significato, uniti dall’inconscio per essere svelati in uno scenario interessante e dinamico che dal punto di vista culturale si può connotare: “fuori cornice”.
Maria Galasso